Questi i beni del FAI che visiteremo

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In occasione dell´AUGUSTOUR 2019 non si pedala solo, ma ci prenderemo tempo anche per alcuni appuntamenti culturali, quest´ultimi sono possibili grazie alla nuova collaborazione con il FAI* (Fondo Ambiente Italiano). In ogni tappa visiteremo qualcosa di speciale: ad esempio a Rovereto visiteremo lo splendido Palazzo Betta Grillo (seconda tappa), poi il Castello di Avio (terza tappa), ma faremo sosta anche nel centro storico di Trento per ammirare il bellissimo Duomo e la straordinaria Piazza. Durante le visite saremmo accompagnati dai volontari del FAI (Delegazione di Trento / Rovereto).

* Il FAI è una fondazione senza scopo di lucro che si occupa della conservazione dei monumenti storici e della natura e che ha lo scopo di preservare il paesaggio culturale italiano e renderlo accessibile ad un vasto pubblico. Non sempre si ha la possibilità di visitare questi beni, pertanto farlo in occasione dell´Augustour è qualcosa di molto speciale. Iscrivetevi al FAI.  https://www.fondoambiente.it/

Questi i beni FAI che visiteremo durante le 3 tappe d´AUGUSTOUR:

 

Duomo e Piazza a Trento (1°tappa)

Imponente ed elegante, il Duomo dedicato a San Vigilio domina la piazza , e assieme alla Fontana del Nettuno, regala un colpo d’occhio degno delle più belle città d’arte italiane. La cattedrale di S. Vigilio, il Duomo di Trento  venne ricostruita a partire dal 1212  in bello stile romanico-lombardo per volontà di Federico Vanga, uno dei vescovi che più hanno contribuito allo sviluppo urbanistico-artistico della città. Il vescovo affidò il progetto alle maestranze campionesi guidate da Adamo d’Arogno. Qui vennero promulgati i decreti del Concilio di Trento (1545-1563). Le sessioni solenni della grande assise cattolica infatti si tennero nel presbiterio della cattedrale, su un’apposita struttura mobile. Da visitare anche la Basilica Paleocristiana di San Vigilio, nel sottosuolo della Cattedrale.

Palazzo “Betta Grillo” a Rovereto (2°tappa)

Nel 1728 il palazzo fu acquistato dalla famiglia Betta. Il piano nobile di palazzo Betta-Grillo risulta estremamente rappresentativo della raffinatezza e del lusso che si erano diffusi nelle abitazioni patrizie di Rovereto nel corso del Settecento. I cicli pittorici testimoniano inoltre l’amore per l’arte e l’elevato livello culturale della committenza Palazzo Betta-Grillo custodisce al suo interno un importante ciclo pittorico composto da sette tele di grande formato raffiguranti episodi della vita di Mosè (di Gasparantonio Baroni Cavalcabò). Estremamente interessante è anche il salone del piano nobile del palazzo e il giardino storico che conserva intatto l’assetto di fine Ottocento ed offre un ampio campionario delle specie botaniche ornamentali diffuse in quell’epoca. Nel 1899 l’edificio fu acquistato dalla famiglia Grillo. Ora il palazzo è di proprietà comunale, in quanto l’ultima discendente della famiglia, la professoressa Maria Angelica Grillo, lo ha donato alla città di Rovereto nel settembre 2017.  

Castello di Avio  (3°tappa)

Il grande complesso castellano, tra i più suggestivi del Trentino, si adagia sul paesaggio collinare, assecondando il susseguirsi delle balze con la poderosa cinta muraria, le cinque torri, il palazzo baronale e l’imponente mastio. Isolata nel verde è la casa delle guardie, che custodisce uno straordinario ciclo di affreschi trecenteschi con scene di guerra. Non è da meno la stanza d’Amore nel mastio: con i suoi raffinati affreschi databili tra il 1330 e il 1333 rappresenta un esempio precoce di pittura profana del XIV secolo. Ospiti illustri si sono avvicendati tra le mura di questo maniero: dal re longobardo Autari, con la consorte Teodolinda, agli imperatori Carlo V e Massimiliano d’Asburgo.

 

(Foto Credit: Martina-Vanzo_2017_FAI)

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